Conosciamo meglio Imbolc e quali sono le tradizioni della prima festa dell’anno, nonché quella che annuncia l’arrivo della primavera.
Proseguiamo il nostro viaggio all’interno della Ruota dell’anno parlando di Imbolc, prima festa dell’anno e celebrazione della luce che lentamente si appresta a tornare tra noi. In questo giorno, solitamente festeggiato il 1 febbraio, si inizia a guardare all’arrivo della primavera e al ritorno della bella stagione.

Imbolc è il momento perfetto per dar vita a rituali che invocano la luce, sia quella di madre terra che quella personale. Si tratta quindi di un momento dell’anno davvero importante e tutto da scoprire.
Imbolc: origini e tradizioni della festa che anticipa la primavera
Imbolc è la prima celebrazione celtica del nuovo anno e abbraccia sia la promessa di un inverno che sta lentamente per congedarsi che l’arrivo della primavera. In Italia è conosciuto anche con nomi diversi e tra questi, quello più noto è, senza alcun dubbio, Candelora. Al di là di come scegli di chiamarlo, questo giorno ricade tra gli otto sabbat del paganesimo e insieme a Samhain, Lughnasad e Beltane rientra tra quelli maggiori.
In questa giornata, si ha l’opportunità di consacrare i propri strumenti rituali, rendendoli parte integrante del proprio cammino spirituale. È anche il momento ideale per consacrarsi all’antica arte della stregoneria, attraverso un rituale simbolico in cui dichiarare con sincerità l’intento di seguire questo percorso. Un’occasione per abbracciare la magia con rispetto, desiderio di apprendere e apertura verso la saggezza della natura e delle entità benevole che vorranno offrire il loro aiuto.

Un altro elemento fondamentale di questa ricorrenza è l’accensione dei fuochi, un atto carico di significato che richiama il ritorno della primavera. Le fiamme danzano per invocare la rinascita della luce e prepararsi all’arrivo del sabbat successivo, quando il risveglio della natura sarà pienamente celebrato.
Antiche tradizioni di Imbolc
Come accade anche per Yule, Imbolc ha radici così antiche da essere stato assorbito dalle religioni più moderne. Basti pensare alla Candelora, che si celebra il 1° febbraio e prevede l’accensione delle candele come gesto di purificazione.
Non va poi dimenticata Brigit, oggi nota come Santa Brigida, alla quale molti devoti offrono ancora piccole cerimonie per attirare la buona fortuna.
Andando indietro nel tempo, le parti in comune tra i festeggiamenti di Imbolc e quelli attualmente presenti sotto altro nome, sono davvero tanti. Ciò che conta davvero, però, è scegliere un modo personale per vivere questa festa nel miglior modo possibile.
Come celebrare Imbolc
Alcune delle tradizioni di Imbolc come l’accensione dei fuochi, hanno radici così antiche che sono ancora celebrate in diverse zone. Il fulcro di queste celebrazioni sta nella purificazione che avviene proprio attraverso l’accensione di candele o di piccoli falò.
Un’altra tradizione è quella di purificare la casa e se stessi con l’aiuto dell’incenso. Questo strumento può essere usato anche per aiutare la mente a sgombrarsi dai pensieri cattivi o sbagliati, lasciando posto a qualcosa di meglio. Proviamo a vedere alcuni dei rituali da fare a Imbolc.

Accendere una candela
Questo rituale è molto semplice: consiste nell’accendere una candela bianca e tenerla in mano mentre ci si concentra su ciò che si desidera allontanare dalla propria vita e su ciò che si vorrebbe accogliere. A questo punto, si può compiere un giro della casa (preferibilmente in senso orario), immaginando che la luce della candela la pervada. Una volta terminato, si può visualizzare la stessa luce che avvolge anche noi e poi lasciare la candela sul proprio altare fino a quando non si consuma del tutto.
Via libera alle luci
A Imbolc si possono svolgere molte attività, come la meditazione con una candela accesa, magari accompagnata dall’energia di qualche cristallo. Si possono accendere luci e candele da lasciare accese per tutta la notte del 1° febbraio (prestando attenzione alle fiamme libere) e dedicare del tempo a una pulizia accurata della casa.
Altri rituali semplicissimi
In questo giorno, ci si può concedere un bagno rituale con oli naturali che richiamano la natura, gustare cibi semplici ma genuini, e preparare pane o dolci da condividere con i propri cari o offrire agli uccellini. Una passeggiata all’aria aperta permette di assaporare la freschezza dell’aria e il dolce sentore del risveglio della natura. Allo stesso modo, si possono tenere aperte le finestre per qualche momento, lasciando entrare l’aria nuova e rigenerante.
I modi per vivere al meglio Imbolc sono davvero tanti, e vale la pena sperimentarne il più possibile per lasciar andare ciò che non si desidera più e fare spazio al nuovo. La natura ha iniziato il suo risveglio e, in questo momento così delicato e speciale, è importante che anche tu faccia lo stesso, risvegliandoti e iniziando a risplendere.